Prediction Icon numero 28 targata FUTXFAN, quest’oggi lente di ingrandimento per David Beckham.
David Beckham, talento del calcio inglese e internazionale, è considerato da molti, uno dei migliori tiratori di punizioni della storia, non a caso è il secondo realizzatore di sempre in questa specialità, ma non solo in quanto da un grande del calcio, Pelé, è stato inserito nella sua personalissima classifica dei migliori 100 giocatori di sempre
Manchester United
Nell’estate del 1991, all’età di 16 anni, firma il suo primo contratto con il Manchester United e solamente due anni dopo esordisce in prima squadra, dopo aver ben figurato nelle giovanili. L’esordio in competizione europea non tarda ad arrivare, dato che arriva nel 1994 nel confronto contro il Galatasaray finito 4-0 con anche una rete di Beckham.
Dopo una piccola parentesi di mezza stagione nel Preston North End, squadra di terza divisione, viene richiamato a casa e sotto la guida di Sir Alex Ferguson è pronto ad affrontare la sua prima vera carriera da professionista insieme a tanti altri giovani pronti a dare il massimo. Beckham così a 19 anni si ritrova catapultato da protagonista in Premier dove in 40 partite realizza 8 goal e porta a casa anche il campionato, a contornare tutto ciò la vittoria della FA Cup.
Il 1999 è forse considerato uno degli anni cardine per la carriera di Beckham, perché oltre ad aver portato a casa Premier, FA Cup e Champions League è tra i papabili vincitori del Pallone d’Oro e del Fifa World Player, dove in entrambi arrivò secondo preceduto da Rivaldo, in forza al Barcellona in quel periodo.
L’ anno 2000 segna una svolta nel Manchester perché dopo la prestazione deludente nella prima edizione della Coppa del Mondo per club, condizionata da un cartellino rosso la stampa e i tifosi chiedono la cessione del giocatore per l’atteggiamento mostrato durante la competizione. Qualcosa sembra essersi rotto dentro lo spogliatoio non sembra tutto funzionare come prima, nonostante questo Beckham e il Manchester continuino a vincere il campionato di competenza, ma arriva la chiamata, dalla vicina Spagna, è il Real Madrid che bussa in casa Red Devils per portare tra le proprie fila il ragazzo inglese, che così nel 2003 saluta la squadra che l’ha visto crescere per sposare la causa Galaticos.
Beckham lascia Manchester con un palmares di tutto rispetto il tutto in soli, si fa per dire, 12 anni spalmati in 394 gare in cui ha realizzato 85 goal dove ha collezionato 6 campionati, 2 Coppe d’Inghilterra, 2 Charity Shield, una Champions League e una Coppa Intercontinentale.
Real Madrid
La prima stagione di David Beckham in camiseta blanca porta un solo trofeo, che non è uno di quelli che tifosi e dirigenza avevano messo tra gli obiettivi principali per la stagione, ovvero la Supercoppa spagnola; il quarto posto in Liga e l’eliminazione ai quarti in Champions League fanno definire la stagione 2003/2004 un fallimento. L’ambiente ha bisogno di una scossa, che però non arriverà dato che nelle due stagioni successive Beckham e compagni non sono più in grado di portare trofei nella casa del Real Madrid.
C’è bisogno di un cambio e a farne le spese è l’allenatore del Real, che nel 2006 viene sostituito da Fabio Capello, che decide dopo una parte di stagione di rilegare in panchina Beckham. Il cambio di squadra è nell’aria, Beckham non è più a suo agio e quindi nel 2007 parte oltre oceano per accasarsi nei Los Angeles Galaxy.
Con il Real Madrid un totale di 4 stagioni, 159 presenze e 20 goal, quasi tutti realizzati su calcio di punizione, inoltre può aggiungere al suo palmares personale una Supercoppa spagnola e una Liga (2006/2007), nonostante non sia stato uno dei protagonisti di quel campionato.
Los Angeles Galaxy
L’acquisto di Beckham fa gran clamore, trasferirsi dall’Europa per andare oltre oceano per giocare un campionato di un livello nettamente inferiore, fa pensare che sia li solo per fare bella presenza, ma il giocatore inglese spiegherà che ha deciso di andare nei Galaxy per esprimere il proprio calcio e per portare trofei in bacheca alla sua nuova squadra; oltre a questo a Beckham viene anche consegnata la fascia da capitano che indosserà per un paio d’anni, perché senza aver portato nulla a casa va in prestito al Milan prima nel 2009 e poi nel 2010, ma la sua presenza italiana è solo un’apparizione che non lascia nessun segno incisivo da nessuna parte, per poi tornare definitivamente negli Stati Uniti e rimanerci fino al 2012 e proprio in queste due stagioni porta a casa entrambe le volte il campionato.
Sono ormai passati più di 10 anni dal David Beckham che lottava per il Pallone d’Oro e per una finale di Champions League, sembra essere arrivato il momento per l’inglese di appendere le scarpette al chiodo, ma qualcuno non la pensa come lui ed infatti arriva il Paris Saint-Germain che lo acquista e lo fa approdare, nel 2013, a Parigi.
Paris Saint-Germain
Beckham si ritrova a 38 anni ad affrontare una nuova sfida, decidendo di sua spontanea volontà che lo stipendio da lui ricevuto sarebbe andato tutto in beneficenza. Questa avventura porta ad aggiungere un campionato nella sua bacheca, ma ormai l’età avanza e la e le gambe non reggono più ed esattamente il 16 gennaio 2013 decide di abbandonare il calcio giocato.
La sua carriera spalmata in più di 20 anni di attività porta in dote 844 presenze e 146 goal tra club e Nazionale.
Nazionale
La Nazionale Inglese a Beckham non fa arricchire il suo numeroso palmares, in quanto nelle varie competizioni da lui disputate che partono dal Mondiale 1998, fino ad arrivare al Mondiale nel 2010, nonostante in quest’ultimo non era tra i convocati ufficiali a causa di un infortunio, ma il CT decise, nonostante questo, di portarlo con lui come collaboratore, non portano alcun tipo di vittoria prestigiosa in nessuna competizione.
Nella carriera in Nazionale di Beckham tante presenze, con tanti minuti anche con la fascia da capitano, diventando uno dei giocatori ad aver collezionato il maggior numero di presenze con la squadra della propria Nazione, nonché il primo giocatore di movimento per presenze.
Curiosità
Beckham, nella sua carriera, ha indossato parecchi numeri e oltre alla 7 e alla 10, quando è “stato costretto” a dover optare per un qualche numero differente decise di andare sul numero 23 in onore di uno degli sportivi più amati da lui, ovvero Michael Jordan.
Gli oltre 20 anni di carriera di Beckham non furono tutti di alto livello, ma questo fu dovuto anche a parecchi infortuni accumulati durante le varie stagioni, facendo si che il talento inglese non riuscì a replicare le ottime prime stagioni fatte da giovane in terra inglese. L’infortunio che più di tutti sancì un cambio drastico nella carriera di Beckham fu quello nel 2002 dove si ruppe il secondo metatarso del piede sinistro in una partita di Champions League. L’infortunio più rocambolesco, però, fu quello che nel 2003 gli causò il suo allenatore Alex Ferguson dopo aver perso in FA Cup contro l’Arsenal colpendo uno scarpino, che andò a causare una ferita sopra l’occhio dell’incolpevole inglese, che rimediò qualche punto di sutura.
Ecco la nostra Prediction Icon di David Beckham per FIFA 20